Tommaso, un ragazzino di 15 anni venne da me accompagnato da sua madre perché improvvisamente il suo rendimento scolastico, da medio era diventato scarso, non riusciva più a seguire la scuola, aveva difficoltà a studiare e a memorizzare, i voti erano bassi, rischiava di ripetere l’anno. L’obiettivo era di superare l’anno senza ripeterlo. Quello che emerse nella prima sessione era la sua scarsa autostima, i pensieri che lo attraversavano di continuo erano: “non sono capace, non sono all’altezza, credono tutti che sono stupido”, con una sensazione di peso sulle spalle. La prima seduta, focalizzata sui suoi successi passati, sportivi e non, lo aiutò a cambiare la prospettiva di sé stesso. A seguito di questo primo intervento, ebbe una interrogazione soddisfacente a scuola. Ovviamente, bisognava andarci più a fondo e nei nostri incontri successivi (altri due), emerse che la sorella, una ragazza brillante di 2 anni più grande riceveva molta attenzione e complimenti da parte del padre. Una ragazza che aveva facilità con tutto quello che intraprendeva, mentre Tommaso si sentiva come se le mancasse una marcia ogni qualvolta il padre lo rimproverava di non fare abbastanza, dicendogli che era pigro, paragonandolo sempre alla sorella. Si sentiva di deludere profondamente i genitori, il padre in particolare. Tommaso imparò ad accettarsi per quello che era, senza dovere essere inquadrato dal giudizio altrui. Imparò una tecnica di comunicazione avanzata per affermarsi agli occhi del padre e chiedergli di accettarlo per quello che era e non per come doveva essere ai suoi occhi. Il padre si commosse profondamente e cambiò atteggiamento verso il figlio, incoraggiandolo di più. Tommaso riuscì a passare l’anno scolastico con risultati sorprendenti agli occhi degli insegnanti.